I misteri dell'Africa italiana |
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abissino Adua Africa Algeria andai andava Argante ascari Asmara Baratieri battaglia di Adua bella bestie bianchi bordo braccia bravo brulle buon c'era Cairo cammino Canale di Suez capanne capitano carabinieri caro cielo città codesto colle Colonia Comandante Davide Livingstone diavoletti diceva dolce donne dormire eccetera Ecco Egitto erano Eritrea etiope Evviva faceva fare fece forte fratelli fucile gambe Gandolfi generale Ghinda Giacomino giorno gran Graziella grida guardare guerra guerrieri ignudi indigeni invece Italia jene Keren l'Abissinia l'uomo lavoro madama mandare mangiare mano mare Massaua mattina Menelik mezzo mille mise misero Misteri dell'Africa Italiana moglie mondo Monkullo nave nemico neri notte paese passi Patria piedi pieno piroscafo porta poverini povero quei raccontano ras Alula rispose ritorno Rubaiù sacro fiume sangue sciâ seguitavano sentire siete signori soldati soltanto Somalia stare stava talleri terra terribile trova ufficiali uomini uomo vecchio vede vino zaptiè
Popular passages
Page 45 - con la mia greggia Seguirmi viaggiando a mano a mano ; E quando miro in ciel arder le stelle, Dico fra me pensando : A che tante facelle ? Che fa l'aria infinita, e quel profondo Infinito seren ? che vuoi dir questa Solitudine immensa ? ed io che sono ? Cosi meco ragiono : — e della
Page 44 - precipitando il tutto oblia. Vergine luna, tale È la vita mortale. Nasce l'uomo a fatica, Ed è rischio di morte il nascimento. Prova pena e tormento Per prima cosa ; e in sul principio stesso La madre e il genitore II prende a consolar dell'esser nato. Poi che crescendo viene, L'uno e l'altro il sostiene — e via
Page 44 - Dimmi, o luna: a che vale Al pastor la sua vita, La vostra vita a voi? Dimmi: ove tende Questo vagar mio breve, II tuo corso immortale? Vecchierel bianco, infermo,
Page 44 - è rischio di morte il nascimento. Prova pena e tormento Per prima cosa ; e in sul principio stesso La madre e il genitore II prende a consolar dell'esser nato. Poi che crescendo viene, L'uno e l'altro il sostiene — e via
Page 45 - Mille cose sai tu, mille discopri, Che son celate al semplice pastore. Spesso quand'io ti miro Star così muta in sul deserto piano, Che in suo giro lontano — al del confina
Page 43 - paga Di riandar i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita, La vita del pastore. Sorge
Page 45 - È lo stato mortale. Ma tu mortai non sei, E forse del mio dir poco ti cale. Pur tu, solinga eterna peregrina, Che sì pensosa sei, tu
Page 44 - vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte Al vento, alla tempesta e quando avvampa L'ora e quando poi gela, Corre via, corre, anela, Varca torrenti e stagni, Cade, risorge, e più s'affretta, Senza posa o ristoro, Lacero sanguinoso; infin ch'arriva Colà dove la via E dove il tanto affaticar fu vólto : Abisso orrido, immenso,
Page 43 - deliri Movesti in me ; né verrà tempo alcuno Che tu l'intenda. In símil guisa ignora Esecutor di musici concenti Quel ch'ei con mano e con la voce adopra In chi l'ascolta.
Page 45 - in vita Chi poi di quella consolar convenga ? Se la vita è sventura, Perché da noi si dura? Intatta luna,